La solitudine del Pc accesso

Quando ti accorgi che i tuoi colleghi sanno molte più cose della tua giornata rispetto a coloro che ami, ti giustifichi, è normale, cavolo! Ci passi dalle 7 alle 10 ore al giorno.
Quando ti accorgi che anche a casa, al cinema, nei locali, pensi al lavoro, guardi le mail e parli con i tuoi colleghi, ovvio, del lavoro, per i primi tempi credi sia normale. Tu credi, certamente, ma obblighi gli altri a capire la versione del <<è normale, voglio far carriera, devo lavorare!>>.

Così, mentre resti sola con skype e il tuo, o i tuoi account di posta non hai nemmeno il tempo di accorgerti di una infelice realtà. Parli, scrivi, discuti, gestisci vari progetti e lavori ad ogni ora, peccato tu sia rimasta completamente fuori dalla vita vera. Quella parte della tua ormai caotica esistenza fatta di risate, di amici, di amore, di incazzature perchè no. Quella parte di te che inesorabilmente ti sfugge e che non tornerà mai più indietro.

I primi tempi non te ne rendi conto. Salti una cena, che vuoi che sia. poi perdi un compleanno, va beh recuperi l’anno prossimo. Non esci più il venerdì sera con le amiche, ed il sabato sei così stanca che ti addormenti con il portatile sul divano, mentre lui ti guarda tra l’incazzato e il disperato. Mentre tenti disperatamente di sostenere un improbabile castello di carta fatto di fax, appunti, ordini e appunti, la tua storia va a rotoli, i tuoi amici si allontanano e il divertimento, beh è tanto ormai che non vi vedete più.

Il momento migliore resta quello delle scelte: lavoro o amore, lavoro o amici? Già quando lui ti conta le ore che passate insieme, sostenendo siano meno di quelle che passi con i tuoi amici ti viene l’ansia. Quando i tuoi amici ricordano invece l’ultima volta che sei uscita ti girano, il resto… Non ne parliamo!

Ed ora la scelta, o meglio le scelte. Peccato non avere risposte.

Brutta cosa la solitudine, riesco a sentire solo il bzzzz del mio cervello in fumo.

Somebody help me??